Trentacinque registi che compongono un mosaico di filmati sul mondo del Cinema, attenendosi a regole di durata, costi,e tema, proposte dagli organizzatori del Festival di Cannes in occasione ed onore del sessantesimo anno della manifestazione.
E’ la rievocazione storica della successione al trono di Enrico II°, re d’Inghilterra nell’anno 1183.Gli intrighi, gli odi, le alleanze danno al film quasi la struttura di un giallo. Tutti i figli aspirano a succedere al padre Enrico; con le loro ambizioni di gloria e di avidità costruiscono alleanze o scontri con gli altri fratelli. Eleonora di Aquitania, l'astuta e manipolatrice moglie di Enrico, aveva sempre avuto una relazione difficoltosa con il marito e, dopo aver incoraggiato i figli, in special modo Riccardo, suo preferito, a ribellarsi al padre, fu catturata a Parigi e fatta rinchiudere in prigione, dove rimase per circa sedici anni. Anche Giovanni Senza Terra, il primogenito e legittimo erede al trono, stringe un’alleanza con Filippo, re di Francia, e cerca di attuare un piano ben studiato tentando di avere per se tutto il Regno e, al più presto. L’altro figlio Goffredo, morì calpestato da un cavallo ; un figlio illegittimo di Enrico, Goffredo, arcivescovo di York, fu l'unico ad essere presente alla morte di Enrico. Per la storia, Riccardo Cuor di Leone diventerà il successore di Enrico II° e re d'Inghilterra.
Basato su fatti realmente accaduti in un ospedale psichiatrico nella Cecenia del 1996 vicino alla frontiera. Il personale di un ospedale psichiatrico abbandona la struttura, a causa dei bombardamenti russi, poco prima dello scoppio della guerra. I pazienti, tra cui la giovane Jenna, devono ora gestire la propria vita. Jenna sfugge all'orrore della guerra rifugiandosi nel suo mondo interiore, grazie alla musica della sua fisarmonica. La situazione è sempre più dura e l'ospedale diventa il rifugio di alcuni soldati ceceni; Jenna si innamora di uno di loro: solo un breve momento di felicità prima che l'esercito russo, che assedia l'ospedale, lo occupi poi, sconvolgendo il precario equilibrio della comunità.Comunque i malati restano nell'ospedale che considerano la loro casa.
Ulisse, re di Itaca, dopo la distruzione di Troia, parte con le sue dodici navi per fare ritorno in patria dai suoi cari: ma l'avversità di Poseidone lo ostacolerà in ogni modo. Infatti il dio scatena una tempesta che spinge le navi nella direzione contraria alla meta. Ulisse ed i compagni giungono così nella terra dei Lotofagi, i mangiatori di loto, fiore che dona l'oblio; in seguito, però, spinti dal volere del loro condottiero e dall'ansia di tornare alle proprie famiglie, ripartono subito. Il viaggio prosegue ma si arresta quasi subito nella terra dei Ciclopi. La sconfitta del mostro Polifemo diviene l’ulteriore esaltazione delle capacità di Ulisse. Viene raccontato anche l’episodio in cui Nausicaa che, consigliata dalla dea Atena, accoglie , innamorandosene, lo sconosciuto eroe che invoca il suo aiuto. Gli dona delle vesti e gli indica la strada per la dimora del padre Alcinoo. Il re dei Feaci lo accoglie calorosamente e gli fornisce in seguito una nave per il ritorno in patria. Con la sua audacia supera le trappole delle Sirene e della maga Circe e rientra ad Itaca; annienta i Proci (i pretendenti al trono di Ulisse, ormai creduto morto) e si ricongiunge felicemente con la moglie, rimasta fedele in tutti quegli anni, al figlio, ormai cresciuto, e al vecchio padre, felice di ritrovare l'amato figlio disperso.
In occasione del centenario dell’invenzione della macchina da presa dei fratelli Lumiére è stato affidato a 41 registi provenienti da tutto il mondo il compito di girare dei cortometraggi di solo tre sequenze, ciascuna al di sotto dei 52 secondi con un sonoro in presa diretta utilizzando soltanto le stesse attrezzature dell’epoca. I risultati non sempre hanno ottenuto i risultati sperati e soltanto alcuni sono degni di nota. Comunque non si può dire che sia stato un esperimento fallimentare considerando le difficoltà nell’usare delle attrezzature così rudimentali. Fanno parte dei filmati anche anche due Film originali restaurati, girati dal fratelli Lumière.
Come negli anni Sessanta i contadini sovietici accoglievano con diffidenza le riforme provenienti da Mosca, così negli anni Novanta le popolazioni rurali non guardano di buon occhio la mentalità neocapistalista della Russia post-Gorbacev. Così la non più giovane Asja, già protagonista nel 1967 di La storia di Asja Kljacina che amò senza sposarsi, non cede al corteggiamento di un ricco possidente e non condivide la propensione del figlio per i soldi facili.
A Mosca nel 1939,il giovane Ivan Sanshin,operatore proiezionista del KGB,la sera stessa delle sue nozze con Anastasia e poco dopo dell'arresto dei suoi vicini ebrei, genitori della piccola Katya Gubelman, viene prelevato segretamente perchè prescelto per proiettare film al dittatore Josif Stalin. Mentre Ivan è tutto dedito al suo "responsabile" lavoro, sua moglie,nascostamente, si reca nell'orfanotrofio dove è stata rinchiusa Katya, fingendosi sua zia: ciò provoca le ire di Ivan, timoroso di perdere il posto perchè redarguito e poi ricattato dal suo superiore.In seguito all'invasione della Russia da parte dei tedeschi, Ivan è costretto con sua moglie a seguire il treno per gli Urali, il temibile capo del KGB, Beria, il quale trattiene e seduce Anastasia mentre Sanshin viene rimandato a Mosca.Dopo alcuni mesi Anastasia,incinta, ritorna da Ivan: ormai distrutta nello spirito, si uccide lasciando un messaggio per Katya.Soltanto nel 1953, ai funerali di Stalin,Ivan, sconvolto,ritrova Katya. Ormai ha deciso, le farà da padre.
Ray Tango e Gabe Cash, due abili poliziotti di Los Angeles, di carattere e di comportamento molto diversi, sono costretti a collaborare tra di loro per contrastare l'attività criminale di Yves Perret, un potente boss della droga che si avvale di alcuni corrotti uomini della polizia locale. Per liberarsi dei due zelanti agenti, Perret riesce a farli incriminare, con false prove di corruzione, e poi a farli rinchiudere in un terribile carcere, fra feroci delinquenti che li odiano (perchè sono stati condannati per opera loro), allo scopo di farli eliminare al più presto. E infatti, appena rinchiusi, Tango e Cash comprendono subito ciò che li attende in quell'inferno, evadono fra gravi pericoli, decisi a procurarsi le prove della propria innocenza. Mentre i due poliziotti (ricercati dalla polizia, anche perchè implicati innocenti in un omicidio) sono costretti ad indagare di nascosto e a procurarsi delle armi, Cash conosce Kiki, la bella sorella di Tango, ballerina in un locale notturno, che lo aiuta a fuggire in un momento di pericolo. Fra Cash e la ragazza nasce un amore, contrastato da Tango. Intanto i due poliziotti, salvandosi abilmente da continui e feroci agguati, sono riusciti ad ottenere la confessione di chi aveva falsificato le prove e a conoscere l'ubicazione del luogo dove opera Perret. Il fortilizio del boss viene attaccato coraggiosamente da Ray e Gabe servendosi di un'auto specialissima, procurata loro da un amico inventore. Ma Perret prende prigioniera Kiki e ricatta i suoi avversari, minacciando di ucciderla: tuttavia Tango e Cash riescono ad eliminarlo fuggendo con la ragazza prima dell'esplosione generale. Ormai salvi e scagionati dalle ingiuste accuse, i due poliziotti possono ricominciare a scherzare sulla opposizione di Tango all'amore fra Cash e Kiki.
Homer Lanza, un giovane semplice ed un po' tardo per un incidente accadutogli da ragazzino, vive da solo in Arizona in una misera casetta e si mantene facendo il lavapiatti. Un giorno decide di andare nell'Oregon dai genitori, che non vede da anni, poiché ha saputo che suo padre è malato di cancro. Raccolte le sue cose e i suoi risparmi parte, ma ben presto viene rapinato di tutti i suoi averi da due malviventi. Poi incontra casualmente Eddie Cervi, una stramba ragazza di colore che vive di espedienti spostandosi su una vecchia Lincoln e rubando dove capita. I due diventano amici e decidono di andare insieme nell'Oregon. Fra i due strani compagni di viaggio sorgono equivoci e ripicche, ma pian piano entrambi scoprono di avere molte cose in comune: emarginati e rifiutati dalle famiglie, cresciuti senza affetto, costretti a guadagnarsi da vivere in vari modi. Lui è profondamente credente; mentre lei si proclama atea e si abbandona spesso ad invettive contro Dio per la vita infelice che è costretta a condurre e perché ha soltanto un mese di vita, in quanto i medici le hanno diagnosticato il cancro. La ragazza conduce Homer in un bordello per fargli avere un'esperienza sessuale con una poco affascinante prostituta, Esther, sua lontana cugina. Tra furtarelli, rapine e sparatorie Eddie riesce ad avere sempre qualche soldo in tasca con dispiacere di Homer che vorrebbe farla ragionare. Arrivano ad Oakland, dove la giovane rivede la madre che però la invita ad andarsene poiché non ha niente da dirle. Giungono alla fine nell'Oregon a casa di Homer dove apprendono che il padre è morto: Homer è sconvolto. Si reca in chiesa, rivede la salma del genitore, che non l'aveva mai accettato col suo handicap, e viene avvicinato dalla madre che è però fredda con lui. Allora Homer decide di andarsene e va dai vecchi amici che invece lo accolgono con gioia e gli offrono un lavoro. Eddie capisce che Homer è tornato nel suo ambiente e per lei è ora di lasciarlo al suo destino. Si allontana per riprendere la sua strada anche se non più con la rabbia e la disperazione di prima. Entra in un negozio, chiede un'aspirina ma non ha i soldi. Il commerciante vedendo che la ragazza ha una pistola non esita a spararle: la soccorre Homer che la stava cercando. Ma per la ragazza non c'è più niente da fare e al giovane non rimane altro che abbracciarla fraternamente per l'ultima volta.
La fotoreporter newyorkese Diana Sullivan deve fare un'inchiesta sugli alberi genealogici per la rivista su cui scrive.
Decide così di andare in Louisiana e fare un reportage su una famiglia di lontani parenti che vivono nelle paludi del sud,
in estrema povertà e isolamento. Si porta con sè la figlia Grace, che ha sedici anni e sta prendendo una brutta piega.
Una volta arrivate a destinazione, le due donne devono fare i conti con la cugina Ruth, vedova e madre di tre figli,
tutti maschi, e con la dura vita senza agi e comfort.
Stephanie Anderson, celebre violinista, sposata al compositore David Cornwallis, alla vigilia di un importante concerto confida all'amico psichiatra Louis Feldman che la cura di aver scoperto su di sé i primi sintomi della sclerosi multipla che la renderà progressivamente incapace di controllare i movimenti degli arti, e di temere, quindi, per le sue mani di violinista e per il futuro della sua carriera. Durante l'atteso concerto, che registra il tutto esaurito, le dita della mano sinistra le si irrigidiscono e Stephanie deve interrompere l'esecuzione. Nonostante la comprensione e le cure dello psichiatra, male fisico inarrestabile e turbe psichiche, aggravate dall'infedeltà del marito, dalla morte dell'anziano pianista che l'ha sempre accompagnata e dall'abbandono del più promettente dei suoi allievi Constantine Kassanis (che sceglie la via più facile e redditizia della musica di moda) distruggono ogni resistenza fisica e psicologica di Stephanie, che, ridotta su una sedia a rotelle, finisce con abdicare ai sogni, alla fiducia in sé stessa e alla sua stessa dignità di donna, al punto di concedersi a un rozzo rigattiere coniugato e di tentare il suicidio. Salvata in extremis dalla fedele Anya, si rassegna a sopravvivere grazie alla sincera amicizia del dottore Feldman, di cui ha scoperto in un diverbio le affinità umane e l'amara solitudine, tanto simile alla sua.
Dopo essere stato ingiustamente posto in segregazione per tre anni dal malvagio Danken, direttore del duro carcere di Stonehaven (Alaska), l'anziano Manny evade attraverso il liquame delle fogne. Con lui decide di fuggire Buck, un giovanotto che è in galera per scontare un reato di violenza carnale. Con trenta gradi sotto zero e a malapena coperti di stracci, i due riescono a salire su di un convoglio di quattro locomotori in trasferimento. Ma d'improvviso il macchinista muore d'infarto e Manny con il compagno si trovano lanciati verso l'ignoto su di un treno letteralmente impazzito. Alla Centrale operativa, dove si ignora la morte del macchinista, non si può che tentare di istradare da un tratto all'altro il convoglio su binari secondari, ma uno scontro tuttavia si verifica presto, anche se il treno continua la sua corsa. Intanto Danken, il direttore del carcere, ad altro non pensa che a cercare e punire i fuggiaschi, i quali si danno da fare per cercare di arrestare in qualche modo lo spaventoso viaggio. Sul locomotore in cui si trovano, scoprono la presenza di una giovane donna (Sara), una impiegata della Compagnia ferroviaria, che casualmente si trovava sul treno. Tutti e tre vorrebbero arrivare al locomotore di testa, l'unico dal quale si può tentare di fermare il treno. Appreso finalmente che, durante il passaggio dei locomotori, qualcuno dei posti di blocco ha visto tre persone, Danken decide di calarsi da un elicottero armi alla mano per catturare gli evasi. Alla centrale un giovane tecnico che sovrintende alle operazioni inoltra il convoglio su di un binario in disuso, pur di evitare che esso piombi su di una struttura industriale, con danni e perdite incalcolabili. Il suo piano condanna, comunque, il treno a finire con il deragliare e schiantarsi tra boschi e rocce. Manny aggredisce il suo nemico calatosi dall'alto e lo incatena; poi riesce a sganciare gli altri locomotori per salvare Sara e Buck, mentre la corsa volge ormai al termine, con i due eterni nemici accomunati in un tragico destino di morte.
Finita la guerra, Ivan Bibic - slavo di origine, ma cittadino americano di una piccola comunità di immigrati negli Stati Uniti - se ne torna a casa, dopo le sofferenze e gli orrori di un campo giapponese per prigionieri. Ritrova Maria, la ragazza della sua adolescenza, la donna idealizzata dal proprio amore durante la lunga cattività e, anche per incitamento del vecchio padre, la sposerà. I due si sono sempre amati, malgrado la recentissima, ma leggera, infatuazione della ragazza per un altro reduce, il capitano Al. Ma il matrimonio non va: forse proprio a causa del suo eccesso di amore, il buon Ivan non riesce ad avere con la moglie il rapporto tanto desiderato, mentre tutto sembra per lui normalissimo allorché, frustrato per la situazione, egli si rivolge ad altre donne. Anche Maria soffre per l'anormalità del caso, tanto più desiderando dare un figlio ad Ivan. Al insiste con Maria, professandole il suo amore e chiedendole di partire con lui e Ivan lo induce a farlo, dovendo di fronte a se stesso ammettere il proprio stato di disagio e di umiliazione. Ma Maria non accetta, perché è Ivan colui che essa ama e pazientemente attende sempre con fiducia. Compare a questo punto in scena Clarence Butts, uno strano giramondo, cantante e seduttore da strapazzo (ma a tempo pieno), che circuisce Maria. Alla fine la donna cede allo sconosciuto, ma lo caccia subito dal suo letto, rifiutandosi di seguirlo. Ivan intanto ha lasciato moglie e casa: un giorno Maria si presenta ai cancelli della fabbrica dove l'uomo lavora e, mostrandogli la sua palese gravidanza, lo prega di tornare da lei. Ma Ivan la respinge: tutto sembra finito. Senonché, in un bar dove si trova con amici e compagni di lavoro, Ivan apprende, in prosieguo di tempo, dalle chiacchiere dell'orgoglioso seduttore Clarence, che questi ha avuto un'eccitante avventura con una donna, non solo sposata, ma soprattutto vergine. Dopo aver violentemente colpito Clarence, Ivan corre verso casa accompagnato dal padre (che non sogna altro che la pace in una famiglia ora cresciuta, proprio mentre lui sta per morire): trova nella culla il bambino di Maria, si intenerisce, lo accetta per amore e con amore e, finalmente, ha con la propria moglie quel rapporto, che il trauma subito in prigionia ed una eccessiva idealizzazione della compagna della sua adolescenza avevano finora bloccato e impedito.
Dagli inizi del Novecento agli anni '60 a Elan, villaggio della Siberia. È la storia di due famiglie nemiche, gli Ustazanin proletari e i Solomin proprietari terrieri. L'amore non riesce a legarle. Diviso in 2 parti e in 6 episodi.
Un ragazzo e una ragazza russi si amano e promettono di aspettarsi quando lui, dopo essersi arruolato in marina,
parte per il Pacifico. Creduto morto, al suo ritorno il ragazzo scopre che la fidanzata si è sposata.
Dopo un periodo di insicurezza decide di sposarsi anche lui.
Il non più giovane Vanja disprezza il cognato Alexandr , albagioso e mediocre scienziato, per il quale ha rinunciato a una vita propria, sgobbando per i suoi interessi. Esasperato, un giorno, gli spara, ma nemmeno quel gesto gli riesce. La furiosa ribellione provoca soltanto un po' di rumore e la partenza di Aleksandr e della sua bella moglie Elena. Vanja e Sonja, la nipote, rimangono nella fattoria a vedere sfiorire le ore e gli anni. Nessuno riesce a salvarsi e a realizzarsi. Dai 4 atti (1899) di Anton Cechov, da lui definiti “scene di campagna”, A. Konchalovskij ha tratto un film cupo e claustrofobico, raffinato e greve. L'ha rabbuiato anche troppo, eliminando alcuni personaggi minori e togliendogli fermenti e impulsi. In questo buio spicca di luce propria il grande Smoktunovskij che dà a Vanja angoscia, scatto e un'umiliata malinconia.
Nell'Unione Sovietica degli anni '60, in un kolchoz isolato in una immensa pianura della regione di Gorkij, uomini e donne, vecchi e giovani, ragazzi e bambini, vivono in grande povertà la loro semplice esistenza di contadini, nella comunità presieduta da un nano autoritario, che tutti rispettano. Asja Kljacina, una bella ragazza simpatica e bionda, ma leggermente zoppa, si trova divisa fra due uomini: Stepan, che lei ama (un egoista grossolano e fanone, da cui aspetta un figlio, ma che ora non intende sposarla) e un sanguigno conduttore di trattore (venuto dalla città, come l'anno precedente, per aiutare la comunità nel raccolto) che è sinceramente innamorato di lei e la vorrebbe in moglie, nonostante porti in sé il figlio di un altro. Però Asja non lo ama e continua invece nel suo inutile e quasi servile attaccamento per Stepan che la tratta con disprezzo. Una notte mentre torna con lui da una gita, ma è ancora lontana dal villaggio, Asja viene colpita dalle doglie e il parto avviene per terra, in una cava di sabbia, col solo goffo aiuto del giovane finché una colonna di soldati, che si trova nelle vicinanze per delle esercitazioni, passa di lì con automezzi e soccorre puerpera e neonato, portandoli al kolchoz. Intenerito dalla vista del figlioletto, Stepan è ora disposto a sposare Asja, mentre il suo rivale continua ad insistere nella sua proposta di matrimonio che procurerebbe alla donna una casa in città, con dei veri mobili e perfino una lavabiancheria. Ma la ragazza stabilisce di non sposare nessuno dei due: Stepan, perché, nonostante lo ami, non lo stima e non si fa illusioni sulla durata del suo ravvedimento: l'altro perché non le riesce proprio di amarlo. Dimostrando dunque un grande coraggio e tanta fiducia nella vita, Asja, felice della sua maternità, decide così di tenere il bambino da sola confidando che, anche se la sua condotta contro le regole verrà criticata da molti, non le mancherà certo l'aiuto dei membri del kolchoz.
Nel 1924, primo anno del potere dei Soviet (come recita una scritta all’inizio del film), in un remoto paesino del Kirghizistan, facente parte dell’esteso impero sovietico, arriva Djujshen, un maestro scolastico fermamente intenzionato a costruire una scuola dove insegnare ai bambini del villaggio. Trovandosi subito di fronte ad una ostile intolleranza da parte dei paesani, sottolinea come il Partito abbia legiferato in proposito: dei bambini istruiti saranno il futuro della nazione. Otterrà la scuola ed i bambini, ma sarà dura lottare contro le vecchie usanze e superstizioni, così come sarà dura difendere Altynaj, una giovane ragazza promessa sposa ad un ricco pastore, condannata così ad essere una concubina all’ombra del marito. Sarà una lotta impari, ma il giovane maestro farà di tutto per affermare i valori della rivoluzione, anche dove non sembra che abbiano motivo di esistere.